Concept
In scenari caratterizzati da incertezza e mutevolezza quali gli attuali, una gestione pianificata delle Risorse Umane assume ancora più importanza poiché consente di rispondere con tempestività a possibili cambiamenti di strategia nel medio e lungo periodo e contribuisce dunque a mantenere il proprio vantaggio competitivo. Ciò ha reso le aziende nel tempo sempre più sensibili ai temi di valutazione del personale, in particolare oggi all’aspetto del potenziale, che svolge un’indagine sulle capacità presenti nell'organizzazione in logica prospettica e dunque sulla loro compatibilità con le evoluzioni interne ed esterne previste.
In ottica di Execution è cruciale avere “le persone giuste al posto giusto” e dunque trovare la rispondenza tra prestazione e obiettivo, a cui il tema della valutazione, con le sue diverse declinazioni, appunto si rifà. Se la valutazione delle prestazioni è formulata a consuntivo, quella del potenziale è una “previsione” sui comportamenti professionali della persona che, per quanto sganciata dalla prima, inevitabilmente concorre, insieme a questa, a fornire strumenti e indicazioni utili per la gestione e lo sviluppo delle risorse, supportando la pianificazione dei possibili cambiamenti organizzativi, consentendo la giusta collocazione e valorizzazione delle caratteristiche individuali.
All’interno di ogni processo di valutazione, un ruolo fondamentale è ricoperto dal feedback, ovvero dalla restituzione della valutazione stessa al valutato, il cui fine ultimo è produrre un effetto positivo, ovvero la percezione di utilità da parte di chi lo riceve, la messa in atto e l’apprendimento. Se la valutazione è anche “prospettica”, il feedforward è ciò che consente di migliorare le proprie performance agendo sul futuro. Guardare avanti piuttosto che soffermarsi su ciò che si è ormai superato: concentrarsi sulle soluzioni piuttosto che sugli errori, sulle azioni da compiere piuttosto che su quelle già compiute.
Costruire una cultura basata sul feedback rappresenta dunque oggi una delle sfide organizzative più grandi, specie in epoca di remote working, e implica un passaggio decisivo: dare più valore alle persone e la capacità di autocorreggersi.