Concept
Il Coronavirus ha dato e sta dando una forte scossa su vasta scala al comportamento aziendale. Le conseguenze economiche di questo evento sono sicuramente negative e poco chiare, tuttavia sappiamo che uno degli effetti del virus è stata l’accelerazione del cambiamento tra le imprese. È emersa prepotentemente la centralità del digitale che ha esercitato un forte impulso al servizio della vita lavorativa e dei processi di business. Tale conversione è stata vitale anche per quelle realtà e persone ancora poco avvezze alla tecnologia come i Baby Boomers.
È divenuto indispensabile trasformare digitalmente i processi aziendali, le abitudini e le prassi consolidate negli anni per essere in grado di continuare a operare. Il management ha dovuto mettere in atto un cambiamento mentale trasformando la concezione del lavoro che, originariamente inteso come qualcosa di vincolato a un luogo fisico, diviene ora sempre più legato a obiettivi di team o aziendali slegati da una dimensione materiale. Si è aperta un’opportunità di rottura per l’Italia verso una nuova consapevolezza digitale.
La pandemia di COVID-19 ha messo in mostra il valore dell’IT e della trasformazione digitale dando una forte accelerazione alla transizione, attraverso una revisione e una riprogrammazione dell’infrastruttura tecnologica. Quest’ultima è la chiave per dare avvio al processo di re-immaginazione dei processi aziendali e alla predisposizione dei sistemi IT al fine di gestire il cambiamento in modo sicuro e affidabile.
Il rovescio della medaglia è che l’accelerazione digitale impressa dal lockdown aumenta esponenzialmente la vulnerabilità di aziende alle minacce informatiche. Una sfida legata alla cyber security dunque da dominare anche per acquisire la fiducia dei consumatori verso un mondo fortemente interconnesso nell’ambiente dominato in un prossimo futuro dall’IoT.