Oggi il welfare aziendale si declina in servizi destinati a rispondere ai bisogni quotidiani delle persone nel campo della salute, della previdenza, dell’istruzione, del tempo libero, della protezione e della conciliazione vita-lavoro, colmando un gap avvertito da imprese e dipendenti. Le azioni in tal senso non solo sostengono il potere di acquisto dei lavoratori, ma anche la loro motivazione e soddisfazione, e allo stesso tempo costituiscono un valido strumento defiscalizzato a supporto del miglioramento della produttività e delle performance aziendali.
Le iniziative di welfare non solo migliorano la work life balance, ma diventano degli strumenti HR di completamento che rappresentano una total compensation per i lavoratori e, dunque, vengono percepiti con un valore molto più alto che si traduce in un potente alleato di engagement e retention.
Lo scenario socio-economico, insieme ai recenti incentivi fiscali, hanno offerto ulteriore impulso a queste pratiche e, in particolare, l’erogazione di benefit e servizi da parte delle imprese rappresenta oggi un leva decisiva per un nuovo modello di retribuzione che consente, in aggiunta, di contenere i costi del lavoro sia diretti che indiretti con importanti vantaggi in termini economici.