Infine, un aspetto da non trascurare è cogliere il potenziale della rete dei partner, coinvolgendoli nel processo d’innovazione e creando un’estensione di filiera.
L’altro aspetto fondamentale, che si spinge oltre alla suddetta apertura alla filiera, è quello della contaminazione. È solo creando contaminazione tra l’azienda e il mondo esterno che si generano le migliori idee che poi l’impresa dovrà tramutare in innovazione. La contaminazione può spingersi fino a diventare vera e propria open innovation, in cui l’organizzazione si fa permeabile e dialoga con università, enti, startup e addirittura con competitor (in questo caso si parla di coopetition). Quasi mai, infatti, l’innovazione è il frutto del lavoro di una persona sola (o di un dipartimento), bensì è il risultato della collaborazione di individui con funzioni diverse, spesso addirittura provenienti da differenti organizzazioni. Questo aspetto è evidenziato da numerosi studi e, in particolare, dalla ricerca di Lee Fleming (Professore di Business Administration presso Harvard) che dimostra come team di lavoro con competenze molto simili generino soluzioni poco innovative, mentre team molto eterogenei sono in grado di proporre molteplici idee, alcune delle quali veramente rivoluzionarie.
Altra modalità per innovare è l’acquisizione di competenze e soluzioni rivolgendosi alle startup. In alcuni mercati l’innovazione ormai si fa in questo modo, si pensi ad esempio al Pharma o all’Hi-Tech, dove le aziende leader acquisiscono ogni anno numerose startup portando all’interno competenze, risorse e capacità di trasformare le idee in prodotti.
In conclusione, le aziende devono innovare il loro modo di fare innovazione, integrando in team eterogenei le migliori competenze e contaminandosi con altre realtà per facilitare la generazione di idee e la successiva trasformazione di prodotti o servizi. Per far questo è necessario che i leader aziendali rompano i silos e dischiudano le energie presenti all’interno dell’organizzazione, strutturando un processo stabile nel tempo e che assicuri la comunicazione interna. Questo renderà l’azienda dinamica e flessibile, animata da spirito imprenditoriale, votata all’innovazione e focalizzata sulle esigenze della clientela, dove le idee possono essere generate da chiunque. Successivamente devono crescere le capacità di execution per assicurare che l’azienda che è stata capace di generare buone idee, sia poi capace di portarle sul mercato trasformandole in grandi successi.